Onorevoli Colleghi! - Le problematiche legate all'amministrazione della giustizia in Italia non sono circoscritte soltanto all'alveo dei giudizi penali, ma anche all'esaurimento del ruolo civile che, soprattutto in alcune regioni del sud, è rallentato da carenze di personale a vario livello e dallo sproporzionato numero di vicende giudiziarie in attesa di esito.
      La presente proposta di legge non ha intenzione di operare stravolgimenti radicali nel «sistema giustizia», ma intende istituire la nuova figura professionale del «procuratore ufficiale giudiziario» (PUG), ovvero un libero professionista che andrà ad integrare il ruolo esistente degli ufficiali giudiziari presso le corti d'appello.
      Ai PUG, che dovranno essere dotati di particolari titoli e requisiti previsti per legge, sono riconosciuti i medesimi compiti dei normali ufficiali ed aiutanti ufficiali giudiziari presso le corti d'appello, oltre ad una serie di facoltà ed attribuzioni che favoriranno una indiretta «velocizzazione» dei giudizi in materia civile, soprattutto nella fase di esecuzione delle sentenze. Attraverso l'istituzione di tale figura professionale, l'Italia si adeguerà al modello di ufficiale giudiziario più diffuso negli ordinamenti giuridici dei Paesi membri dell'Unione europea, in linea con

 

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quanto più volte raccomandato dalla Commissione europea e nella logica di una sempre maggiore armonizzazione dei sistemi giudiziari.
      Ulteriori obiettivi che giustificano l'istituzione di tale ordinamento professionale sono:

          1) restituire all'ufficiale giudiziario la capacità funzionale di rendere al cittadino e agli operatori del diritto il miglior servizio in relazione alla norma sostanziale e procedurale sia presente che futura;

          2) abbreviare la durata dei processi e dare certezza all'esecutività dei titoli;

          3) consentire al giudice di intervenire nel processo di esecuzione soltanto quando si rende necessaria la sua funzione giurisdizionale;

          4) dare vita ad economie di scala;

          5) contribuire al rilancio dell'economia e all'incremento dell'occupazione;

          6) omologare la figura e le funzioni dell'ufficiale giudiziario italiano a quelle degli ufficiali giudiziari degli altri Stati membri dell'Unione europea;

          7) dare corpo e sostanza alle direttive comunitarie tendenti alla liberalizzazione dei servizi e a fare sì che figure omologhe nei diversi Stati comunitari possano meglio interagire, pur nel rispetto di ordinamenti giuridici ancora differenziati.

 

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